www.weekendinpalcoscenico.it |
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Denomazione Nome Cognome |
eVolution dance theater | |||||||||
Indirizzo | Via Ludovico de Filippi 12 | |||||||||
Città | ROMA | |||||||||
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Nazione | ||||||||||
Cellulare | 3473666706 | |||||||||
stage.evolution@gmail.com | ||||||||||
Sito web | http://www.evolutiondancetheater.com | |||||||||
VIDEO / FILMATO | http://www.evolutiondancetheater.com/ | |||||||||
http://www.youtube.com/watch?v=26diqhCePks | ||||||||||
Descrizione / Attività / Curriculum La eVolution dance theater nasce nel 2008 e sin da subito si dedica con successo alla creazione di spettacoli basati sulla fusione di fantasioso atletismo, e affascinante visionarietà. La grande forza della compagnia sta nella conoscenza di un vocabolario artistico ampio che parte dalla danza e si estende ad altre forme d'arte come la video art, l'illusionismo e l'utilizzo sorprendete di luci ed effetti dal vivo. Anthony Heinl, il coreografo di origini statunitense, grazie alla sua ampia educazione e formazione in chimica e scienze tecnologiche, tende a sperimentare nuovi materiali e la combinazione degli elementi che in scena danno il cosiddetto "effetto hollywoodiano". La sua magia deriva anche da una nuova idea, più attuale e "televisiva" di Blacklight theater". SHOW - FIREFLY - Spettacolo creato per il Maggio Danza ( FIRENZE) _ www.maggiofiorentino.it Coreografie e Regia - Anthony Heinl Assistente alle coreografie - Nadessja Casavecchia Disegno Luci - Adriano Pisi Realizzazioni Luci - Mimmo L'Abbate Solista - Bianca Pratali Cast Danzatori - Anthony Heinl, Nadessja Casavecchia, Bianca Pratali, Matteo Grazzini, Daniele del Bandecca, Chiara Morciano, Marta Labella, Angelo Vignola Danzatori aggiunti - Marco Ticli, Elisa Bazzocchi recensione di Emanuela Sabbatini Enormi bozzoli luminosi ruotano come occhi, pronti a rivelarci l'essenzialità del senso della vista, e sono essi che d'improvviso ci lasciano intravedere forme umane al loro interno. Una schiusura graduale libera uomini farfalla, pronti a spiccare quel “volo di fuoco” evocato dal titolo della spettacolo. I corpi si muovono in spazi completamenti bui, dove la definizione dei movimenti nasce dallo scarto tra presenza e assenza. Perché in fondo è tutto lì. Quello che non c'è è solo quello che non vediamo e quello che vediamo è esattamente quello che non c'è. La fluidità dei movimenti è tanto dei singoli performer, potenti come veri e propri atleti, quanto generata dai giochi gestaltici del gruppo. La costruzione immaginifica delle forme, le sonorità tra trip hop e electro pop (un viaggio sensoriale che va dagli Air ai Massive Attack passando per Joni Mitchell), il buio che contorna corpi fluorescenti, l'abolizione della legge di gravità e della tridimensionalità, l'evocazione di forme zoomorfe e divine, la percezione di sdoppiamento delle unità, tutto contribuisce a sviluppare una atmosfera onirica nella quale viene rivisitato il concetto di verità. |
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