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  VITTORIA CAPPELLI
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Città   Roma
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Descrizione / Attività / Curriculum
VITTORIA CAPPELLI

Figlia di Carlo Alberto Cappelli, editore, soprintendente del Teatro Comunale di Bologna e dell'Arena di Verona, nipote di Licinio, fondatore della Casa Editrice Cappelli, cresciuta quindi presso un'ambiente familiare da sempre dedito alle attività culturali, inizia a lavorare presso la Casa Editrice, per poi occuparsi di Moda.

Nel 1982, inventa il binomio Moda-Spettacolo con la manifestazione "Bologna nella Moda", allestita in Piazza Maggiore con la partecipazione di Ferré, Versace, Coveri, Blue Marineed altri.Un’esperienza presto trasferita anche in televisione con uno spettacolo allestito nel 1986 presso l’Arena di Verona trasmesso da Rai Uno in prima serata, basato sull’incontro e il dialogo tra moda italiana, lirica, musica leggera e danza.

Dopo la perdita del padre decide di seguirne le orme, entrando nel campo della produzione culturale, promuovendo eventi e spettacoli nelle piazze e negli spazi più suggestivi d'Italia (Piazza dei Miracoli di Pisa, il Colosseo, Arena di Verona, Cave di marmo a Carrara, etc.), dedicati in modo particolare alla Danza, ed anche alla Musica, al Teatro e all'Arte, avvalendosi delle collaborazioni più prestigiose (Vittorio Gassman, Arnoldo Foà, Enrico Job, Lina Wertmuller, Pierluigi Pizzi, Beppe Menegatti, Gabriella Pescucci, etc.)

Attraverso una formula, che tende ad associare e integrare momenti di approfondimento culturale e momenti di spettacolo di qualità, un numero significativo di questi eventi, frutto di una collaborazione con Vittoria Ottolenghi, durata circa 20 anni, è approdato alla diretta e alla messa in onda televisiva soprattutto presso le reti RAI riscuotendo ottimi consensi di critica e di pubblico. Questi programmi, tra cui spiccano “Le Divine” (Pisa, 1987, Raiuno) e “Los Divinos” (Madrid, 1993, Raiuno, trasmesso anche anche dalla Tve, la televisione di stato spagnola) ha fatto conoscere e apprezzare al grande pubblico le grandi star della danza di ieri e di oggi, da Rudolf Nureyev, Carla Fracci e Margot Fontaine fino a Joaquin Cortés, Alessandra Ferri, Daniel Ezralov, Julio Bocca, i Momix e tanti altri. Senza dimenticare i giovani talenti artistici ai quali ha sempre dato molta attenzione. Un impegno continuato anche in tempi più recenti sul canale digitale del servizio pubblico dedicato alla cultura Rai 5, attraverso magazine e documentari dedicati al mondo della danza, ai suoi personaggi e alle principali manifestazioni e festival, sia in Italia sia all’estero.

Negli anni 2000, promuove e organizza una serie di concerti-tributo dedicati a grandi nomi della musica italiana e internazionale (Lucio Battisti a Napoli, Fabrizio De André a Cagliari, Domenico Modugno a Benevento, The Beatles a Sorrento), tutti trasmessi da Rai 1 in prima serata, con ospiti, cantanti e interpreti di prestigio (per es. Michael Dolton, Donovan, SineadO’Connor, Massimo Ranieri, Patty Pravo, Dori Ghezzi).

Un ruolo centrale della sua attività produttiva è attribuito ai programmi dedicati alle arti visive:tra questi, “Passepartout”, scritto e condotto da Philippe Daverio, durato 9 edizioni e considerato un programma “cult”, per aver rivoluzionato il modo di trattare e intendere la divulgazione artistica e culturale sul mezzo televisivo. Sempre in collaborazione con Philippe Daverio ha curato la produzione del programma “Emporio Daverio” su Rai 5, un viaggio in alcune tra le più belle città del Belpaese, nel quale l’arte è solo uno degli elementi per raccontare il territorio, ampliando la trattazione anche ad altri aspetti culturali come le tradizioni eno-gastronomiche, storiche, economiche ed industriali, con il fine di promuovere un turismo “intelligente” nell’immenso “museo diffuso” italiano.

La promozione turistica e il marketing territorialesono sempre stati tra gli interessi principali che hanno caratterizzato il suo lavoro fin dai primi anni, raggiungendo l’apice in un progetto “Fenici in Sardegna”, realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna nel 2007 con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.

A coronamento di un'attività, svolta sempre nel segno della professionalità e qualità, nella continua e tenace volontà di promuovere e valorizzare le bellezze ambientali e storiche italiane, i suoi prodotti e tradizioni, il Made in Italy, ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti tra cui il "Premio della Fondazione Marisa Bellisario", della quale è anche socia fondatrice, il "Premio Pio Manzù", ed è stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana dell'Onorificenza di Grande Ufficiale e di Commendatore della Repubblica.
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