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Denomazione Nome Cognome |
CARLA FRACCI | |||||||||
Indirizzo | ||||||||||
Città | ROMA | |||||||||
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Nazione | ||||||||||
Cellulare | ||||||||||
info@weekendinpalcoscenico.it | ||||||||||
Sito web | ||||||||||
VIDEO / FILMATO | ||||||||||
Descrizione / Attività / Curriculum Carla Fracci è universalmente riconosciuta come una tra le più grandi ballerine del ventesimo secolo, probabilmente la più grande interprete del repertorio romantico, La Sylphide, Giselle, tanto da essere detta ‘La Taglioni del XX secolo’. Prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano dal 1958, ha raccolto successi su tutti i più prestigiosi palcoscenici del mondo, interpretando sia balletti classici che contemporanei, avendo come partner tutti i più grandi danzatori delle ultime generazioni. Eccezionalmente morbida ed evanescente nelle sue movenze, Carla Fracci sa essere al tempo stesso eterea, delicata, ma anche estremamente intensa e drammatica: Medea per la coreografia di John Butler e la musica di Samuel Barber. Per lei i critici hanno evocato paragoni con le più grandi dive del secolo, per interpretazioni come Romeo e Giulietta di Prokoviev o la Lizzie di Fall River Legend che hanno lasciato il segno nel mondo della danza. Lei è stata anche la sola ballerina al mondo a cui sia stato concesso danzare il ruolo di Giulietta all’Old Vic di Londra, tempio degli spettacoli scespiriani. È stata definita “La Duse della Danza”, “ La Sarah Bernhardt fra le danzatrici di oggi”. Ciò che da sempre ha contraddistinto Carla Fracci, sia come étoile che come persona, è stata la discrezione che ha caratterizzato il suo rapporto con il pubblico, che l’ha sempre amata e ricambiata rispettandone la scelta di riservatezza. Carla Fracci si è infatti tenuta sempre ben lontana dalla spettacolarizzazione e dal sensazionalismo dello star system, a dimostrazione di un talento superiore che, per manifestarsi in tutta la sua grandezza, aveva bisogno soltanto del palcoscenico. A lei si sono ispirati negli anni numerosi artisti e poeti, quale icona universale di leggiadria, eleganza e perfezione. Tra questi Eugenio Montale che, durante l’attesa per la nascita del figlio Francesco, le dedicò un capolavoro, la poesia: La danzatrice stanca. |
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